Sculture della facciata della casa Tavel

Titolo
Sculture della facciata della casa Tavel
Localizzazione
Svizzera / Genève / Casa Tavel
Autore
Ginevra
Proprietà
Genève, Musée d’Art et d’Histoire
Provenienza
Ginevra, Maison Tavel
Data
1334 (dopo)
Note datazione
verso 1334-1337
Inventario
MAHG AA 2006-115 à -124
Materia
pietra (molassa=
Tecnica
pietra scolpita, dipinta (tracce)
Bibliografia
S. Aballéa (dir.), Châteaux forts et chevaliers. Genève et la Savoie au XIVe siècle, Genève, 2016, p. 9, fig. 10. Schätti N., Jean Prindale et l'activité des ateliers de sculpture franco-flamands à Genève et en Savoie au tournant des XIVe et XVe siècles, in «Art + architecture en Suisse», anno 58, Berna 2007, 3, pp. 13-22. Deuber Gérald, La Maison Tavel au Moyen Age : une résidence aristocratique à Genève XIIIe-XVIe siècle, dans : Genava, 2006, n.s., LIV , p. 51-64, fig. Fatio G., Genève à travers les siècles, Ginevra 1900 (rist. 1994), pp. 49-50. Deonna W., Pierres sculptées de la vieille Genève, Ginevra 1929, p. 154, n. 340. Naef H., Les origines de la Réforme à Genève. 1, La cité des évêques, l’humanisme, les signes précurseurs, Ginevra 1936, p. 274. Naef H., La maison bourgeoise en Suisse, le canton de Genève, 2 edizione, Zurigo 1940, pp. XVII-XIX, p. 3. Deonna W., Les arts à Genève des origines à la fin du XVIIIe siècle, Ginevra 1942, p. 167, fig. 127. Doumergue E., Jean Calvin: les hommes et les choses de son temps. 3, La ville, la maison et la rue de Calvin, Ginevra 1969, p. 260. Aballéa S., Collection de moulages d’œuvres médiévales régionales: un patrimoine à redécouvrir. L’exemple de la collection du Musée d’art et d’histoire de Genève (1880-1940), in «Revue suisse d’art et d’archéologie», 54, Zurigo 1997, pp. 175-184. S. Aballéa (dir.), Châteaux forts et chevaliers. Genève et la Savoie au XIVe siècle, Genève, 2016, p. 9, fig. 10.
Note storiche
La facciata di Maison Tavel è ornata da una decorazione scultorea composta dalle teste di dieci figure: una donna velata, un animale, un cane, un mostro, una donna, un altro cane, un uomo barbuto, un uomo coronato, un giovane, un uomo o una donna coronato/a. Le testine ornano la facciata principale della Maison Tavel a Ginevra - dal nome del suo primo proprietario noto, Guy Tavel, alla fine del XIII secolo - in rue Puits-Saint-Pierre 6. Esse incorniciano le grandi aperture del piano superiore ed erano in origine disposte su tre registri: due teste sulla modanatura inferiore, quattro all’altezza delle traverse, quattro sulla cornice superiore. L’insieme contava in origine dieci elementi, l’ultimo dei quali raffigura un animale non più identificabile, poiché il corpo ci è giunto lacunoso. Nessun altro indizio lascia immaginare l’esistenza di ulteriori personaggi. Sulla facciata sono state collocate delle copie, mentre gli originali, recanti ancora tracce di policromia, sono esposti in una sala interna di Maison Tavel. Le teste si riferiscono di sicuro a un’opera letteraria medievale, benché non si sia riusciti a individuarne la fonte. Né è stato possibile al momento attribuire con certezza tali opere a un artista o a una bottega specifica, forse franco-fiamminga. Le sculture risalgono probabilmente al 1334-1337 ; benché un sicuro termine post quem possa essere fissato nel 1334, anno in cui uno spaventoso incendio devastò parte degli edifici della città, tra cui la dimora della famiglia Tavel che dovette essere ricostruita.
Note lavorazione
La Maison Tavel, che prende il nome da una delle famiglie più potenti di Ginevra nel XIV secolo (attualmente 6, rue du Puits-Saint-Pierre), è il più antico edificio laico di Ginevra ad aver conservato un decoro esterno. La sua facciata principale ha perso una delle sue torrette, ma la sua decorazione, scolpita e policroma, è rimasta quasi intatta. Al primo piano, dieci sculture legate da cordini incorniciano le grandi campate e sono disposte in tre registri: due sul cordone inferiore, quattro all'altezza delle traverse e quattro sulla trabeazione superiore. Rappresentano quattro teste di donne, tre teste di uomini, due museruole di cani e probabilmente un grifone, il cui significato, forse allegorico e moraleggiante, rimane enigmatico. Non è stato possibile attribuirli a un artista o a un bottega, forse franco-fiammingo. Le sculture risalgono probabilmente al 1334-1337; sono comunque posteriori al 1334, quando un grande incendio devastò una parte della città, compresa la casa di Tavel, che dovette essere ricostruita. Nel 2006, le condizioni di queste sculture hanno richiesto la rimozione e il restauro, nonché l'installazione di copie sulla facciata. Gli originali, che portano vestigia di policromia, sono esposti in una delle sale della Maison Tavel.
Esposizioni/Mostre
Châteaux forts et chevaliers. Genève et la Savoie au XIVe siècle, Ginevra, Museo di Arte e Storia, 7.10. 2016 - 19 .02. 2017 Têtes sculptées de la façade de la Maison Tavel. Conservation-restauration et remplacement par des copies, Genève, Arcade municipale, 27 avril- 17 juin 2006.
Restauri
  • 2006 - Atelier Saint-Dimas, Eric Favre-Bulle
    2006 : Restauro : deposito dei sculture, consolidamento e incollaggio dei frammenti, restauro dei resti di policromia. Sostituzione delle sculture con copie in facciata

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